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LA MUSA FERITA

La Musa ferita è un tentativo di trattare un tema difficile e spinoso, quello del rapporto tra musica e politica, in particolare nei confronti dei regimi totalitari che opprimono e soffocano la creatività artistica. Il Novecento è stato il secolo dei totalitarismi (fascismo, nazismo, stalinismo) e questa storia coinvolge alcuni dei più importanti compositori di tutti i tempi, come Shostakovich e Prokofe'v che subirono la repressione culturale nella Russia stalinista, o le influenze negative causate dal MinCulPop nell'Italia fascista o le storie toccati dei musicisti ebrei rinchiusi nei lager nazisti. A volte, come nel caso del fascismo, il regime ha tentato di approfittare dei compositori come di altri artisti per usi propagandistici, lasciando paradossalmente alcuni spazi per lo sviluppo di creatività ed a timidi tentativi di prendersi gioco del potere, come nel caso delle canzonette ironiche in cui con allusioni o doppi sensi si prendeva in giro il "papavero" di turno. 

 

Ultimamente la ricerca musicologica ha messo in luce alcune importanti composizioni di musicisti ebrei vittime dei lager nazisti che hanno riaperto una ferita mai chiusa ed al tempo stesso hanno messo in luce un pezzo importante di storia musicale europea. E' un'occasione anche per valutare in generale il potere pervasivo ed eversivo della musica e la paura che i regimi oppressivi hanno di quest'arte che tocca i cuori e le menti più di ogni altra espressione umana.

© 2016 by Andrea Bellini. Sito creato con Wix.com

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