Lib(e)riamoci!
Leggere rende liberi. O forse no. Forse ci fa solo volare un po'. Libriamoci, allora, verso l'alto, in cerca di mondi sconosciuti, territori inesplorati, solo accompagnati dalla fantasia e da un amico fidato e silenzioso, ma con tante storie da raccontarci. Ogni tanto capiterà qui un titolo nuovo, magari vi incuriosirà o forse no. D'altronde non siamo obbligati a leggere, farlo costa fatica, ma ogni libro bene letto, come diceva Pennac, ti può salvare da qualsiasi cosa, persino da te stesso!
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Andrea mi ha "regalato" uno spazio nel suo blog personale ilpaesesenzapunta, uno spazio dedicato ai libri e al leggere che sarà strettamente collegato a quello della pagina fb #Liberiamoci.
Non sarà uno spazio aggiornato giornalmente, e non ne farò certo un luogo di recensione libraria.
Per quello credo siano meglio formati e preparati altri. E perciò non troverete sezioni per generi, autori ma più uno zibaldone dei pensieri legati alle varie età della vita umana, senza dimenticare che la loro frequentazione è libera e speranzosamente non legata agli anni anagrafici.
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Cliccate sotto per entrare nelle varie sezioni

Per i bambini di oggi, ieri e domani. E qualche riflessione.

adolescĕre: «crescere» Quel tratto dell'età evolutiva caratterizzato dalla transizione dallo stato infantile a quello dell'individuo adulto. Quando si parla di adolescenza, è importante ricordarsi che darle limiti fissi è un'impresa ardua.

1. Il diritto di non leggere 2. Il diritto di saltare le pagine 3. Il diritto di non finire il libro 4. Il diritto di rileggere. 5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa 6. Il diritto al bovarismo 7. Il diritto di leggere ovunque 8. Il diritto di spizzicare 9. Il diritto di leggere ad alta voce 10. Il diritto di tacere
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Viviana Lima
Con alle spalle un'esperienza di oltre 15 anni nel campo dell’associazionismo e delle cooperative sociali mi sono occupata di progettazione di attività dedicate all’infanzia, all’adolescenza e al disagio anche in collaborazione con amministrazioni locali, ASL, scuole. Ho progettato e gestito corsi di formazione e aggiornamento dedicati al personale scolastico (in particolare docenti nidi, scuole dell’Infanzia e Primarie). Negli ultimi 8 anni lavoro presso i Centri per l’Impiego della Città Metropolitana di Bologna dove mi sono occupata inizialmente di Obbligo Formativo per poi spostare la mia attività lavorativa verso le fasce più adulte (attività di sportello e primo orientamento). Contemporaneamente ho continuato la mia attività nell’ambito del “sociale” occupandomi di formazione rivolta agli adolescenti, ideazione di laboratori artistici, progetto e coordino attività culturali e animazionali volte alla creazione di reti di saperi, idee e collaborazioni. Mi piace lavorare insieme.
Naturalmente tutto questo nel tempo libero lasciatomi dalla Principessa Guerriera, giovinetta alle soglie della preadolescenza, dal Vikingo, giovine tromba d'aria di tre anni, da Miss Salsiccia, matura cagnolina con storici problemi di peso.
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Andrea Bellini
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La musica è la mia vita. Senza la musica non saprei stare, ed oggi è anche il mio lavoro.
Mi piace stare coi bambini, dicevo, perché attraverso loro conosco me stesso, e capisco meglio l’essenza delle cose; mi aiuta a comprendere i meccanismi dell’apprendere, e poi, egoisticamente, mi diverto! So già cosa pensate, adesso verrà fuori la solita storiella banale su “ho imparato tutto quello che so dai miei allievi” ma il fatto è che non è una storiella e non è una banalità ma è la semplice e pura verità.
In un mondo in perenne movimento la paura è quella di ruotare su se stessi senza un perché, come una trottola agita da un misterioso giocatore, e se da un lato non cerco, come Battiato, un centro di gravità permanente, ma anzi vorrei poter rileggere le cose in modo sempre diverso, al tempo stesso mi piace scoprire ciò che conta veramente, e mi interessa sapere cosa ne pensate voi, quindi, se vi va, scrivetemi!
E se, al contrario, ciò che avete visto non vi piace, pazienza, oppure Braf, bruf!
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A cura di...
Ancora su di loro...
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"Non esistono libri morali o immorali. I libri sono scritti bene o scritti male. Questo è tutto"
Oscar Wilde
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"Il verbo leggere non sopporta l'imperativo"
Gianni Rodari
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